Caratteristico e ridente borgo marinaro, arroccato su uno sperone del monte San Magno ed all'estremità di una lingua di terra sabbiosa bagnata dal Mar Tirreno.
Caratteristico e ridente borgo marinaro, arroccato su uno sperone del monte San Magno ed all’estremità di una lingua di terra sabbiosa bagnata dal Mar Tirreno. Il suo etico è un evidente corruzione della parola Spelunca, per le molteplici spelonche o grotte naturali che si aprono nelle rupi adiacenti. In una di queste grotte, l’imperatore Tiberio, che possedeva una grandiosa e splendida villa, diede una cena durante la quale si staccarono improvvisamente dalla volta alcuni grossi massi, che l’avrebbero schiacciato, se il prefetto Seiano non l’avesse salvato facendogli scudo con il suo corpo. La grotta di Tiberio (alta 15 metri, profonda 25 e larga 40), posta all’estremità orientale della spiaggia di angolo, presenta ancora i maestosi ruderi delle divisioni, dei portici simili alla policromia delle ville di Baia.
Sperlonga sorge sui luoghi della mitica Amyclae, che, al tempo di Plinio, già aveva cessato di esistere, ma aveva lasciato il nome di Sinus Amyclanus. Il sito preciso di Amyclae è ignoto: se ne ipotizza la collocazione nel lato occidentale del Salto di Fondi, presso la foce di S. Anastasia, donde l’espressione di Amyclae Fundanae in marziale. I lavori della litoranea Terracina – Gaeta portarono, nel 1957, alla luce frammenti di vari gruppi statuari di eccezionale valore archeologico, dando una notorietà mondiale al centro del basso Lazio.
Sperlonga deve la sua compatta struttura urbanistica ed architettonica al bisogno di difendersi dalle scorriere dei corsari, che giungevano dal mare per predare beni e per fare schiavi. Queste bande, dedite alla rapina o alla guerra di corsa sconvolsero, a più riprese la vita della cittadina e del territorio costiero costituito da quattro torri: la Torre Centrale, la Torre del Nibbio, la Torre Truglia, la Torre Capovento.
La costa sabbiosa si alterna a roccia alta e spettacolare, con piccole cavità, la più importante delle quali è la Grotta Azzurra, in cui il gioco delle stalattiti fa lievitare la suggestione dei riflessi di acqua e della coloritura. Sperlonga offre una interessante alternativa al mare. Vi si colgono ampi e spettacolari panorami. Una strada in quota e interna, la Magliana, conduce fino a Itri, attraverso un paesaggio ancora in parte rurale.